La Costituzione è composta di 139 articoli, divisi in quattro sezioni:
- Principi fondamentali (art. 1-12)
- Diritti e ai doveri dei cittadini (13-54)
- Ordinamento della Repubblica (55-139)
- Disposizioni transitorie e finali
La Costituzione italiana è stata promulgata nel 1948 e porta tre firme che rappresentano l'intero arco politico democratico: Enrico De Nicola,Presidente della Repubblica e liberale, Alcide De Gasperi, Presidente del Consiglio e cattolico, Umberto Terracini, Presidente della Costituente e marxista. Ossia tutte quelle forze politiche che il fascismo aveva escluso per vent'anni dalla vita pubblica e che, nonostante molto diverse fra loro, si riconoscevano in un comune progetto democratico. Nella Costituzione si ritrova l'Italia liberata, repubblicana e anti-fascista. Si può dire che lo spirito della Costituzione è stato, per unità e condivisione, uno dei miracoli della storia italiana. Anche per questo, a tutt'oggi, la Costituzione italiana viene considerata una delle più moderne ed avanzate del mondo.
I Principi Fondamentali
I primi 12 articoli esprimono i principi su cui poggia la vita dello stato quindi i principi fondamentali ; essi sono concordati da rappresentanti di tutti i partiti per indicare le caratteristiche dello stato. Il 1° articolo dichiara che l'Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro; vi sono inoltre delle libertà che nessuno può violare né limitare: - diritto dell'integrità fisica della persona, al nome, al cognome, alla privacy ecc.
I diritti sociali comprendono la libertà di parola, di pensiero, di religione, di stampa e di riunione. Tra i diritti politici sono fondamentali, il diritto al voto e di partecipazione alle cariche pubbliche.
I principi fondamentali e la prima parte della Costituzione contengono, innanzitutto, un ampio riconoscimento dei diritti civili e politici essenziali, che vengono garantiti è sono immodificabili: l'uguaglianza davanti alla legge e l'inviolabilità dei diritti dell'uomo Espressamente tutelate sono le minoranze linguistiche. Sono poi riconosciuti esplicitamente i diritti della famiglia, dei minori, il diritto alla salute, la libertà delle arti e delle scienze, il diritto all'istruzione.
Diritti e Doveri dei Cittadini
Accanto ai diritti civili e politici la Costituzione stabilisce dei diritti sociali che hanno valore di programma politico - sociale per guidare la società italiana verso obiettivi d'uguaglianza sostanziale. Quest'aspetto, che contraddistingue la Costituzione italiana, trova espressione diretta nell'articolo 3, comma secondo: "È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli d'ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del paese". In questo senso vanno interpretati il riconoscimento del diritto al lavoro e la subordinazione della proprietà e dell'iniziativa privata agli interessi collettivi.
I diritti del cittadino sono inoltre riconosciuti e tutelati non solo con riferimento a ciascun individuo, ma anche nelle formazioni sociali in cui si svolge la sua attività (famiglia, comunità locale, partiti, sindacati, associazioni ecc.). Un richiamo preciso rileva i doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.
Un'altra particolarità della Costituzione italiana consiste nell'elencazione, oltre che dei diritti, dei doveri dei cittadini. Accanto al diritto-dovere del lavoro, consistente nello svolgere un'attività utile per la società, vi sono la fedeltà alla Repubblica, il pagamento delle imposte, il dovere dei genitori di curarsi dei figli, il dovere di votare e di difendere la patria.
Ordinamento dello Stato
La seconda parte della Costituzione definisce le strutture dell'ordinamento statale: il Parlamento, nucleo centrale del sistema politico, con il suo bicameralismo perfetto; il presidente della Repubblica, con un ruolo di garante dell'unità nazionale e di coordinatore, mediatore e regolatore dei rapporti tra i poteri dello stato; il presidente del Consiglio dei ministri e il governo, detentori del potere esecutivo e dell'indirizzo politico; la magistratura, di cui è solennemente riconosciuta l'autonomia. Tale riconoscimento è duplice in quanto, da un lato, la magistratura è dichiarata "ordine autonomo e indipendente da ogni altro potere" e, dall'altro, il giudice è detto "soggetto soltanto alla legge", il che significa che non ha alcun superiore gerarchico. Assegnazioni, trasferimenti, promozioni e provvedimenti disciplinari nei riguardi dei magistrati spettano al Consiglio Superiore della Magistratura, presieduto dal presidente della Repubblica, e non al ministro di Grazia e Giustizia. Sempre nella seconda parte della Costituzione sono elencate e descritte nelle loro funzioni e organi le Regioni, le Province e i Comuni.
"Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un Italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero, perché lì è nata la nostra Costituzione."
Piero Calamandrei, Discorso ai giovani, tenuto alla Società Umanitaria, Milano, 26 gennaio 1955
grazie!
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