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FONTI DI ENERGIA ALTERNATIVE

Fonti di energia alternative sono derivati da fonti che non utilizzano le risorse naturali e non danneggiano l'ambiente. Essi sono alternative ai combustibili fossili, energia nucleare e la grande scala di potenza idroelettrica, che tutte le fonti energetiche esauribili che hanno diversi gradi di effetti nocivi per l'ambiente. Ancora, non ci sono fonti alternative di energia che sono commerciabili come il petrolio, che insieme con il carbone sono i principali tipi di combustibili fossili. La prima di tutte le fonti alternative di energia che di solito viene in mente è l'energia solare, che è uno dei vari tipi di procedure utilizzate per sfruttare l'energia che proviene dal sole. Il metodo principale utilizzato per convertire la luce solare in energia elettrica è attraverso l'uso di celle fotovoltaiche, che sono disposte su pannimporto massimo di luce del sole viene assorbito e trasformato in energia elettrica. Adesso, il problema più grande con l'energia solare è il costo, poiché le celle solari e pannelli possono essere molto costosi. Un'altra fonte di energia alternativa è l'energia eolica, che utilizza turbine eoliche di grandi dimensioni per trasformare in energia eolica. Molte di queste turbine può essere collocato dove il vento è abbondante, e queste fattorie del vento può essere collegato ad una rete elettrica a cui contribuiscono l'elettricità. Alcune fonti alternative di energia ricevono potenza proveniente da fonti terrestri, come l'energia geotermica, energia delle maree e delle biomasse. L'energia geotermica è derivata da fonti di calore all'interno della terra. La valorizzazione del potere da onde del mare e degli altri organi di acqua sul pianeta è noto come l'energia delle maree. Infine, l'energia da biomassa è ottenuta da materiale organico proveniente da piante e animali, ed è conosciuta più comunemente come una fonte di energia rinnovabile in quanto crea una perdita di prodotto. Tutte queste fonti alternative di energia devono essere studiati molto bene prima che qualcuna di loro andasse a sostituire i combustibili fossili come fonti di energia primaria in tutto il mondo. Un altro modo per ridurre il consumo di combustibili fossili potrebbe essere il riutilizzo dei rifiuti per creare energia elettrica, procedimento già usato in alcune città europee che da un rendimento abbastanza soddisfacente. Questo metodo di creare energia però necessita una buona organizzazione non solo da parte delle autorità ma anche da parte dei cittadini. Molti sono i comuni italiani che non riescono ad occuparsi concretamente dello smaltimento dei rifiuti e questo oltre a creare un grave danno ambientale diventa un problema non arginabile e che non trova l'adeguata soluzione. In alcune zone si è deciso di rendere obbligatoria la raccolta differenziata, in questo modo si crea anche "energia pulita" poiché questi scarti spesso sono usasti per alimentare non solo l'industria del riciclo ma anche per produrre energia. Se si riuscisse a far capire l'importanza e il valore del recupero tutto sarebbe più facile. Spesso diventa difficile perché si tende a voler credere che l'inquinamento sia un problema causata dagli altri e non da noi, come se fosse qualcosa che non ci riguarda, però potrebbe contribuire a salvaguardare il pianeta senza dimenticare le comodità della nostra società del benessere.






LA COSTITUZIONE ITALIANA - TEMA

La costituzione è la legge fondamentale dello stato italiano, essa detta le norme che regolano la vita sociale e l'ordinamento dello stato.
La Costituzione è composta di 139 articoli, divisi in quattro sezioni:
- Principi fondamentali (art. 1-12)
- Diritti e ai doveri dei cittadini (13-54)
- Ordinamento della Repubblica (55-139)
- Disposizioni transitorie e finali


La Costituzione italiana è stata promulgata nel 1948 e porta tre firme che rappresentano l'intero arco politico democratico: Enrico De Nicola,Presidente della Repubblica e liberale, Alcide De Gasperi, Presidente del Consiglio e cattolico, Umberto Terracini, Presidente della Costituente e marxista. Ossia tutte quelle forze politiche che il fascismo aveva escluso per vent'anni dalla vita pubblica e che, nonostante molto diverse fra loro, si riconoscevano in un comune progetto democratico. Nella Costituzione si ritrova l'Italia liberata, repubblicana e anti-fascista. Si può dire che lo spirito della Costituzione è stato, per unità e condivisione, uno dei miracoli della storia italiana. Anche per questo, a tutt'oggi, la Costituzione italiana viene considerata una delle più moderne ed avanzate del mondo.
I Principi Fondamentali
I primi 12 articoli esprimono i principi su cui poggia la vita dello stato quindi i principi fondamentali ; essi sono concordati da rappresentanti di tutti i partiti per indicare le caratteristiche dello stato. Il 1° articolo dichiara che l'Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro; vi sono inoltre delle libertà che nessuno può violare né limitare: - diritto dell'integrità fisica della persona, al nome, al cognome, alla privacy ecc.
I diritti sociali comprendono la libertà di parola, di pensiero, di religione, di stampa e di riunione. Tra i diritti politici sono fondamentali, il diritto al voto e di partecipazione alle cariche pubbliche.
I principi fondamentali e la prima parte della Costituzione contengono, innanzitutto, un ampio riconoscimento dei diritti civili e politici essenziali, che vengono garantiti è sono immodificabili: l'uguaglianza davanti alla legge e l'inviolabilità dei diritti dell'uomo Espressamente tutelate sono le minoranze linguistiche. Sono poi riconosciuti esplicitamente i diritti della famiglia, dei minori, il diritto alla salute, la libertà delle arti e delle scienze, il diritto all'istruzione.
Diritti e Doveri dei Cittadini
Accanto ai diritti civili e politici la Costituzione stabilisce dei diritti sociali che hanno valore di programma politico - sociale per guidare la società italiana verso obiettivi d'uguaglianza sostanziale. Quest'aspetto, che contraddistingue la Costituzione italiana, trova espressione diretta nell'articolo 3, comma secondo: "È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli d'ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del paese". In questo senso vanno interpretati il riconoscimento del diritto al lavoro e la subordinazione della proprietà e dell'iniziativa privata agli interessi collettivi.
I diritti del cittadino sono inoltre riconosciuti e tutelati non solo con riferimento a ciascun individuo, ma anche nelle formazioni sociali in cui si svolge la sua attività (famiglia, comunità locale, partiti, sindacati, associazioni ecc.). Un richiamo preciso rileva i doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.
Un'altra particolarità della Costituzione italiana consiste nell'elencazione, oltre che dei diritti, dei doveri dei cittadini. Accanto al diritto-dovere del lavoro, consistente nello svolgere un'attività utile per la società, vi sono la fedeltà alla Repubblica, il pagamento delle imposte, il dovere dei genitori di curarsi dei figli, il dovere di votare e di difendere la patria.
Ordinamento dello Stato
La seconda parte della Costituzione definisce le strutture dell'ordinamento statale: il Parlamento, nucleo centrale del sistema politico, con il suo bicameralismo perfetto; il presidente della Repubblica, con un ruolo di garante dell'unità nazionale e di coordinatore, mediatore e regolatore dei rapporti tra i poteri dello stato; il presidente del Consiglio dei ministri e il governo, detentori del potere esecutivo e dell'indirizzo politico; la magistratura, di cui è solennemente riconosciuta l'autonomia. Tale riconoscimento è duplice in quanto, da un lato, la magistratura è dichiarata "ordine autonomo e indipendente da ogni altro potere" e, dall'altro, il giudice è detto "soggetto soltanto alla legge", il che significa che non ha alcun superiore gerarchico. Assegnazioni, trasferimenti, promozioni e provvedimenti disciplinari nei riguardi dei magistrati spettano al Consiglio Superiore della Magistratura, presieduto dal presidente della Repubblica, e non al ministro di Grazia e Giustizia. Sempre nella seconda parte della Costituzione sono elencate e descritte nelle loro funzioni e organi le Regioni, le Province e i Comuni.
"Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un Italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero, perché lì è nata la nostra Costituzione."

 
Piero Calamandrei, Discorso ai giovani, tenuto alla Società Umanitaria, Milano, 26 gennaio 1955



Il Dispaccio di Ems - relazione





Nel 1970 il cancelliere otto von Bismarck, convinto dell'impossibilità di rinviare una guerra contro la Francia, accelerava i tempi del rafforzamento militare. Egli sapeva peraltro che l'Europa non avrebbe ammesso un aperto attacco alla Francia e fece di tutto per apparire l'aggredito.
Le tendenze divenute autoritarie della Regina Isabella avevano provocato nel 1868 in spagna una rivoluzione a sfondo borghese e liberale, che aveva espulso la regina e indetto le elezioni che si erano concluse a favore del regime monarchico, ma con la richiesta di una nuova dinastia. Il trono fu offerto a Leopoldo di Hohenzollern, cugino del re di Prussia. La minaccia di trovarsi tra i due regni appartenenti alla stessa famiglia indusse la Francia a chiedere duramente a Leopoldo di rinunciare alla sua candidatura. Egli acconsentì, cedendo il passo a un membro della casa regnante d'Italia, Amedeo, duca d'Aosta, Re di Spagna dal 1871 al 1873.
Alla richiesta ultimativa, fatta dall'ambasciatore francese al re di Prussia, di impegnarsi anche per il futuro a non turbare l'equilibrio europeo, Guglielmo rispose con un rifiuto. Poi il 13 luglio 1870, telegrafò a Bismarck le circostanze di quest'ultimo episodio. Bismarck modificò il testo del telegramma destinato alla stampa, il "dispaccio di Ems", per indignare l'opinione pubblica francese e di far apparire Guglielmo irriguardoso nei confronti dell'ambasciatore e suscitare così l'irritazione di Napoleone III. Il progetto andò a buon fine riuscendo nell'intento di spingere la Francia a dichiarare guerra alla Prussia scatenando così La Guerra Franco - Prussiana. Il conflitto segnò il culmine della tensione tra le due potenze che aveva seguito il dominio crescente della Prussia in Germania, allora una confederazione di territori semi-indipendenti.
In una campagna di soli sei mesi l'esercito prussiano sconfisse quello francese in una serie di battaglie combattute nel nord della Francia, arrivando a assediare Parigi. L'imperatore francese Napoleone III fu catturato in battaglia, determinando il crollo del suo impero e una rivoluzione non violenta in Francia, che diventò l'unica potenza repubblicana in Europa. Negli ultimi atti della guerra gli stati tedeschi proclamarono la loro unificazione, fondando l'Impero Tedesco